Il 63,6% dei salernitani boccia il sindaco Napoli e l’amministrazione uscente: è quanto emerge da un sondaggio commissionato dall’emittente televisiva Telecolore alla Focus Marketing di Napoli (che qualche giorno fa ha realizzato un analogo studio nel capoluogo di regione), con il supporto e la collaborazione della salernitana AletheiaFranco Esposito, direttore responsabile di Telecolore e conduttore della trasmissione Keyword, nel corso della quale ieri sono stati presentati i risultati (presenti ieri i rappresentanti di tutte le testate salernitane, tra cui il nostro direttore Andrea Manzi). Cosa se ne evince?

Non è stato il classico sondaggio sugli orientamenti di voto, ma una indagine molto più articolata e strutturata. Un vero e proprio “identikit” sul nuovo sindaco di Salerno, che non ha mancato di fornire spunti di enorme interesse”.

Perché questa indagine?

“Intervistando sistematicamente i protagonisti della scena politica cittadina, ho maturato la convinzione che in molti abbiano perso di vista aspirazioni e ambizioni della gente. C’è un distacco sempre più netto tra chi fa politica e i bisogni delle persone. Ho pensato quindi di approfondire l’analisi, incuriosito da uno studio condotto su Napoli”.

Cosa ne è venuto fuori?

Innanzitutto c’è una insoddisfazione diffusa rispetto all’operato dell’attuale amministrazione. Come ha spiegato in trasmissione il presidente di Focus Marketing, Roberto Porciello, il top della soddisfazione è incomparabile con il top dell’insoddisfazione: 21,5 % contro il 2,5%. Questo dato è indicatore di una generale insoddisfazione. A questo si è aggiunto l’identikit del futuro sindaco”.

Qual è l’identikit del futuro sindaco?

E’ innanzitutto un sindaco disponibile all’ascolto: può sembrare una cosa scontata, ma probabilmente non lo è. Basti pensare che a Napoli i cittadini hanno risposto diversamente, auspicando un primo cittadino più autoritario”.

Un altro dato è quello legato alla salernitanità.

Porciello, in trasmissione, ne ha spiegato il senso: non salernitano di nascita, ma un sindaco che conosca bene le vicende e le dinamiche della città. Ma a me ha colpito anche un altro aspetto”.

Quale?

Il fatto che anche tra chi si riconosce in una area politica specifica, è manifesta ed evidente l’insoddisfazione”.

Cosa vuol dire?

Anche quelli del PD hanno dato all’amministrazione uscente un voto medio di 5,6. Hanno in sostanza detto che bisogna cambiare metodo, occorre rilanciare l’azione amministrativa”.

Torniamo all’identikit del sindaco: lei che idea si è fatto?

Tranne che per Lega e PD, per i cui sostenitori è importante avere un candidato proprio, per tutti gli altri non è così”.

Vale a dire?

E’ un segnale importante ai due schieramenti nella direzione del dialogo e del confronto. Per quelli della maggioranza, affinché non sottovalutino alcune situazioni, come ad esempio il caso dei consiglieri dissidenti, ma rilancino l’azione amministrativa, avviino ragionamenti sulla classe dirigente, sulla qualità dell’azione amministrativa, sul metodo, sull’ascolto, sul gradimento dell’azione. Ma anche per le opposizioni, che litigano su simboli, coalizioni, veti incrociati. Il messaggio che vien fuori è: se si vuole dare un’alternativa a questa città, bisogna stare insieme, pronti anche a fare un passo indietro. Il nuovo che indossa i panni del vecchio, è peggio del vecchio. Grazie a questo studio è emerso che c’è di nuovo un dibattito politico: mancava da anni. Il sondaggio, del resto, è stato chiuso in appena due giorni”.

E cosa vuol dire?

C’è stata una grande partecipazione. Merito di chi ha organizzato e realizzato il sondaggio. Ma anche della voglia di partecipare dei salernitani”.

(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 21 gennaio 2021)

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