Non è certo un “novizio” della politica, ed anzi ha svolto ruoli anche di primo piano (ultimo, ma soltanto in ordine di tempo, all’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno). È in lista con il Partito Socialista a sostegno del candidato sindaco uscente Vincenzo Napoli.
Perché ha deciso di candidarsi?
“Penso di aver dimostrato in passato di essere un amministratore che opera bene, in grado di ricoprire vari incarichi politici, ultimo in ordine di tempo quello all’Ente Provinciale per il Turismo. Ho ritenuto di dover riproporre l’impegno a realizzare interventi utili ai cittadini, alla comunità, per farla decollare nella sua dimensione turistica”.
Una bella sfida: tra condizioni del mare e infrastrutture, siamo indietro…
“Il programma del Partito Socialista su questo è chiaro e tassativo: bisogna affrontare una volta e per sempre la dimensione turistica di Salerno, creando tutte le migliori condizioni perché questa città recuperi la risorsa mare. Il mare deve essere tutelato perché, oggettivamente, le acque non sono pulite e l’amministrazione comunale deve svolgere un ruolo più diretto anche sul fronte dei controlli, anche su quelli legati all’efficienza dei depuratori. Poi bisogna lanciare segnali di accoglienza che coinvolgano tutti i comparti, iniziando dal commercio. La città deve imparare a coccolare i propri turisti e diventare momento di richiamo con eventi importanti, distribuiti però durante tutto l’anno, non concentrati solo in un determinato periodo. E devono svolgersi in tutta la città, non solo in centro”.
Cosa plaude e cosa critica a questa amministrazione uscente?
“Ho seguito da cittadino le vicende salernitane degli ultimi anni, fin dai tempi dei sindaci Vincenzo Giordano e Mario De Biase. Desidero continuità rispetto ai progetti nati e portati avanti negli anni scorsi. Sulla gestione dei rifiuti, determinante se vogliamo parlare di turismo, e su tante altre piccole cose, devo dire che non registrato l’eccellenza. Come pure sulla manutenzione delle strade. Quando ero assessore al Personale, curavamo anche la pulizia dei tombini e la potatura dell’erba e degli alberi. C’erano servizi che probabilmente all’epoca si potevano svolgere essendoci una maggiore disponibilità economica. Ma è importante rilanciare questa città per viverla; dare servizi al cittadino, che paga e vuole che vengano garantiti in maniera corretta”.
Preoccupano le frizioni interne alla maggioranza, soprattutto degli ultimi mesi?
“Non mi preoccupano. Alla presentazione della lista il nostro segretario nazionale, Enzo Maraio, ha ribadito che l’importanza del Partito socialista sta proprio nel fatto di aver conquistato una considerazione importante in questa maggioranza. Ora deve essere sempre più protagonista costruendo una politica di equità, di rispetto degli elettori, di ascolto dei cittadini”.
In che modo?
“La prima cosa da fare in assoluto è proprio riprendere il colloquio con la gente, cercare il confronto, garantire riferimenti certi in Consiglio comunale. Bisogna recepire le istanze e dialogare nei quartieri: in questi anni ho avvertito una sorta di scollegamento, sembrava che anche per una banale segnalazione non si sapeva a chi rivolgersi. Partiamo dalle piccole manutenzioni, con progetti quartiere per quartiere”.
Altri punti caratterizzanti del suo programma?
“Creare nuove opportunità di lavoro che aiutino in qualche modo a compensare anche le pesanti perdite legate ai pensionamenti. Penso anche ad un programma di utilizzo – per fronteggiare le varie emergenze sul territorio – di coloro i quali percepiscono il reddito di cittadinanza, in lavori socialmente utili”.

(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 9 settembre 2021)

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