È la candidata a sindaco dei “movimenti di base” dei cinque stelle: di quel meetup che non ha voluto seguire le indicazioni dei parlamentari pentastellati (schierati a sostegno di Elisabetta Barone) ed ha preferito scegliere una strada propria.
Simona Libera Scocozza, avvocato e docente universitaria, 38 anni, una figlia di 17 quasi omonima (Franca Libera), consulente legislativa del Senato su temi legati allo sviluppo urbanistico e alla pianificazione territoriale, concorre per la carica di sindaco alla guida di una coalizione di due liste (Attivisti per Salerno e Terra Libera).
Qual è il suo bilancio provvisorio e le prime impressioni a poco più di dieci giorni dal voto?
“Devo dire che il mio è un bilancio abbastanza positivo. C’è voglia di cambiamento, e ho riscontrato giudizi molto positivi nei confronti delle liste che mi sostengono, dei candidati consiglieri e anche nei miei confronti. La gente ci riconosce serietà e preparazione, e questo ci fa molto piacere”.
Quali sono le problematiche più ricorrenti che le sottopongono?
“Sicuramente la questione relativa alla pulizia e al degrado in cui si trova la città: c’è un’esigenza fortissima, in tutti i quartieri, dal centro alla periferia, di riscoprire una città più vivibile e più pulita. Poi i problemi legati alla mobilità all’interno della città e le tasse troppo elevate”.
Le vostre proposte più apprezzate?
“Quelle legate alla mobilità sostenibile e appunto smart. Noi abbiamo proposto uno studio della mobilità in città che integra più mezzi, dal trasporto pubblico al bike sharing e al car sharing. Molto apprezzata anche la nostra proposta relativa alla trasparenza dell’amministrazione attraverso l’implementazione delle piattaforme del Comune finalizzate anche a rendere quanto più chiaro e trasparente possibile ogni atto adottato dal Comune di Salerno. Un’altra proposta ritenuta molto interessante è quella di creare un web marketplace comunale, una piattaforma per la città di Salerno dove i commercianti e gli artigiani possano essere messi in relazione con i consumatori non solo di Salerno, ma di tutto il territorio regionale e nazionale. Una sorta di Amazon comunale”.
L’attuale situazione di bilancio del Comune può però condizionare non poco questi progetti.
“I nostri sono progetti facilmente realizzabili, con un minimo impegno di risorse. Dobbiamo investire sulle nuove tecnologie, che ci sono di aiuto e di supporto e che davvero si autoalimentano. Vale anche per la mobilità alternativa: possiamo immaginare ad esempio centraline elettriche di comunità e pannelli solari sugli edifici comunali per alimentare, ad esempio, anche i mezzi che si muovono ad energia elettrica. Sicuramente la situazione di bilancio del Comune di Salerno preoccupa tutti, ma la soluzione non può essere la svendita del patrimonio comunale. Bisogna individuare forme di rientro in maniera graduale senza farlo pesare sulle tasse, già troppo gravose per i cittadini”.
Lunedì è stata inaugurata Piazza della Libertà: qual è la vostra posizione in merito?
“Ovviamente non abbiamo partecipato. Credo che sia l’ennesima inaugurazione della stessa della stessa piazza. L’ennesimo mostro di cemento di cui la città non aveva bisogno e che, di fatto, non dà alcun beneficio ai cittadini se non a quei pochi che andranno a vivere lì. Per quanto riguarda invece la celebrazione del rito religioso in quella piazza, ci lascia dispiaciuti la decisione del vescovo: non avrebbe dovuto farsi strumentalizzare in questo modo e avrebbe dovuto fare delle valutazioni un po’ più accorte”.
I sondaggi: vi danno molto indietro. Qual è la sua impressione?
“Diversi sondaggi sono stati commissionati dagli stessi candidati, per cui onestamente non so che valore abbiano. Ma la cosa strana è che in queste rilevazioni si sondano le preferenze soltanto sui candidati delle grandi coalizioni, dimenticandosi quelli appoggiati da una o due liste. È un errore gravissimo, perché sono convinta che proprio le liste le coalizioni più piccole, saranno testimonianza del malcontento della cittadinanza di Salerno”.

(Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud del 22 settembre 2021)

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